A te che mi stai leggendo.

 

Ciao, sono Stefano e sono il papà di Laura che Ti saluta

 

 

Ricorderò per sempre quella mattina  di novembre, ero in ospedale che svolgevo il mio lavoro di medico , quando ricevetti quella telefonata, era mia figlia più grande Elena che mi comunicava che era successo un incidente stradale a Matteo e a Laura, gli altri miei figli.

 Elena era capo equipaggio di una ambulanza di volontari che erano andati a prestare soccorso  proprio nell’incidente dei suoi fratelli.  Matteo partiva con l’eliambulanza per la rianimazione di Brescia e Laura  era già partita con un’altra ambulanza verso il pronto soccorso.     Sentivo Elena abbastanza tranquilla   e ciò  tranquillizzava pure me.

Dopo poco non avendo più notizie telefonai al pronto soccorso per avere notizie di Laura , pochi secondi e una amica di Rinalda, mia moglie ,  mi disse che Laura era morta. 

Non è possibile , non può succedere a me.

Erano le otto e trenta e la mia vita  cambiava completamente.

 

Ricordo quante volte mentre ero in ospedale,  sentivo e vedevo genitori urlanti in pronto soccorso ed io li ignoravo.  Scappavo la morte , girandole le  spalle. Povero ignorante.

E’ che un fatto così come quello di sopravvivere ai propri figli non era neppure contemplato nel mio vocabolario.  Ero estremamente  tranquillo che mai niente di grave potesse loro accadere.

 

 La realtà

 

Incominciai mentre passavo le ore fuori dalla  rianimazione a leggere e informarmi, non poteva finire tutto così 

Laura già mi indicava la strada per  raggiugerLa .

Mentre cercavo in internet qualcosa che neppure io sapevo, un piccolo appunto di una Signora di nome Adriana spiegava come era possibile comunicare con   quelli che pensavo una volta fossero i morti.

La dolcezza di quella Signora  mi portò a Mestre un pomeriggio di un martedì. 

Ricordo quanto dolore  stava in quella sala.

Vicino a me tante persone . 

Io sono stato  fortunato perché ricordo bene che dentro di me c’era però già la piccola candela che rischiarava il cuore dal buio dove era piombato. Ma mi vergognavo a dire questo anche a Rinalda perché sembrava che volessi  poco bene alla mia Piccolina se non soffrivo violentemente.

 

 

 

Il motivo

 

Mi sono deciso a scrivere, con fatica, queste poche righe .  Adriana già da qualche tempo mi aveva chiesto se volevo raccontare la mia esperienza, ma il dolore è ancora forte. Ma eccomi qua.

Mi sono deciso solo perché penso che un giorno Tu   leggerai questo ed avrai il cuore a pezzi e maledirà il Signore e non vorrai  più continuare a vivere.

Caro amico e cara amica questo l’ho scritto per Voi.

Non c’è la morte,  i nostri Cari sono vivi, eccome, parlano, ridono, giocano, amano.

Ci proteggono e ci aiutano. E vogliono comunicare con noi.

Io non voglio insegnaTi niente ne darTi consigli che altri meglio di me possono darTi.

 

Voglio solo                           

regalarTi la certezza dell’esistenza oltre il trapasso.

 

Se poi dopo aver letto questo vorrai parlare, io ci sarò, per spiegarTi che strada ho intrapreso.

giordanini@yahoo.it  

Il fatto

 

A Mestre  c’è un gruppo di persone che si chiama Il Cerchio Verde di Venezia

A coordinare le nostre attività c’è una bella Signora che da  venticinque anni fa del bene, e lo fa tanto volentieri   Il martedì qualsiasi cosa io faccia, parto e vado dai miei nuovi amici, siamo tutti un bel miscuglio, ma abbiamo tutti lo stesso scopo: sorreggerci .

Se Tu vuoi la porta è sempre aperta. Entra liberamente e  bevi  a questa fonte.

 

 

                      Ringraziamenti     

 

Prima di tutto ringrazio il Signore per avermi fatto scoprire la fede che non avevo.

Poi ringrazio Laura che è sempre vicina e non solo nei pensieri, perché mi sta insegnando a vivere veramente.

Poi ringrazio il Maestro Zusuru   che sempre mi aiuta con Laura

Un ringraziamento speciale a Fabio, figlio di una mamma del gruppo ,anche Lui figlio di luce , mio dolce amico, che si è  preso cura della mia Piccolina.

Poi ringrazio i Maestri del Cerchio Firenze 77 perché  senza i Loro insegnamenti non ce l’avrei fatta.

 

E passiamo alla  Terra

 

Grazie di  cuore ai miei amici del Cerchio,  care Ragazze e Ragazzi, mi avete aperto il cuore e ci avete messo il Vostro amore.

 

 

E poi.......

 

E poi noi siamo qui, ognuno con la propria peculiarità, con la propria storia,siamo terreni ma abbiamo un dono particolare la fede nella Dimensione.

Apri la porta del Cerchio , ed entra in casa Tua.  Ti stiamo aspettando

Ciao

                       Stefano .